Malattie del Colon

Prof. Massimo MONGARDINI

chirurgia generale e oncologica, colonproctologia e chirurgia d'urgenza.

in sala operatoria - Prof. Massimo Mongardini

Malattie del Colon 

Le cause delle malattie del colon non sono state ancora identificate, ma con certezza si può parlare di una influenza ambientale e di una stretta relazione con le abitudini alimentari: abbiamo, infatti, aree geografiche del globo a bassa incidenza di malattie del colon, contrapposte ad altre con altissima e, nel caso di immigrazioni di gruppi di individui, questi tendono ad acquisire l’incidenza di malattie al colon caratteristica della zona. Anche le abitudini alimentari possono essere determinanti nell’insorgenza di tale patologia: è provato che una dieta ricca di grassi animali e povera di fibre è associata spesso ad una maggiore frequenza di malattia tumorale del grosso intestino.
Esistono, poi, alcune situazione a rischio nelle quali il riscontro di una patologia tumorale (secondo alcuni trasformazione o evoluzione della preesistente malattia al colon) può essere relativamente più elevato, come avviene in alcune malattie dell’intestino (rettocolite ulcerosa, malattia di Crohn, sindrome di Gardner) oppure quando si ha una familiarità per i tumori del colon. I primi sintomi della malattia del colon non sono particolarmente eclatanti e sono sostanzialmente diversi tra lesioni tumorali del colon destro rispetto a quelle del colon sinistro: la presenza di sangue occulto nelle feci o la comparsa di dolori addominali vaghi ma persistenti possono essere un primo sintomo di iniziale lesione tumorale del colon destro.
Potenzialmente attribuibili al colon sinistro, invece, le modificazione nelle abitudini di evacuazione, delle dimensioni del materiale fecale, la presenza di sangue rosso vivo, la sensazione di evacuazione incompleta, il tenesmo (dolore accompagnato allo stimolo frequente e continuo di defecare anche senza materiale fecale in ampolla ‐ causato da una involontaria contrattura dello sfintere anale per stimolo infiammatorio del retto). L'esplorazione del retto, manovra facilmente eseguibile in ambulatorio dal medico curante, è la prima indagine da effettuarsi con urgenza alla comparsa di ogni sospetto: il medico può apprezzare con il dito eventuali lesioni del canale anale e della prima porzione del retto. Il secondo accertamento riguarda la ricerca del sangue occulto nelle feci.

Biosynthetic Mesh Reconstruction after Abdominoperineal Resection for Low Rectal Cancer: Cross Relation of Surgical Healing and Oncological Outcomes: A Multicentric Observational Study 

The large perineal defect, with impaired wound healing and delayed start of the adjuvant chemotherapy, can make the reconstructive phase of abdominoperineal resection for low rectal cancer extremely challenging. Using biosynthetic mesh for the neo-perineum reconstruction after a Miles’ procedure is a poorly investigated technique, which, in our series, resulted in safe, reproducible results affected by limited complications. Moreover, for improved perineal wound healing, it guaranteed a faster start of the adjuvant therapy with clear reduction in oncological outcomes (i.e., recurrences and death).

copertina articolo cancers

Visite e prestazioni chirurgiche durante e dopo Covid-19 SARS-CoV-2

Misure di Prevenzione

La problematica Covid-19 in atto sarà ancora presente nel prossimo futuro con livelli di infezione che possono variare in rapporto all’allentamento delle misure restrittive. Al momento attuale registriamo un arretrato significativo di prestazioni sanitarie ed interventi chirurgici in aggiunta ai pazienti in lista d’attesa prima della crisi attuale: è quindi indispensabile adottare una serie di “misure di attenzione” per non ritardare ulteriormente la progressiva riapertura dei servizi e delle prestazioni, anche basilari o, peggio, essere costretti a ripristinare le misure più restrittive. In questo periodo gli ospedali del SSN di riferimento per le patologie COVID hanno chiuso le strutture ambulatoriali per le patologie non neoplastiche o, in ogni caso, non “urgenti”. La misura si deve considerare inevitabile per garantire la massima attenzione alla patologia virale “pandemica”. Le strutture non COVID e le strutture ambulatoriali sul territorio, pubbliche, convenzionate o private, devono necessariamente garantire una organizzazione degli spazi di lavoro estremamente attenta alle misure di prevenzione: Aree pre-cliniche (sale d’attesa, accoglienza, servizi igienici), Aree cliniche (sale visite e locali operativi), Aree ad uso esclusivo del personale sanitario.

Prof. Massimo MONGARDINI

Prof. Massimo MONGARDINI

Il professor Massimo Mongardini, specialista in Chirurgia generale, è docente dell'Università La Sapienza di Roma. Chirurgo universitario al Policlinico Umberto I di Roma, prima in chirurgia d’urgenza, poi al dipartimento di Scienze Chirurgiche. ATLS surgeon (Advanced Truama Life Support - American College of Surgeons). Coordinatore UCP “Roma Umberto I” per la Società italiana unitaria di Colon Proctologia e autore di numerose pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali, filmati di tecnica chirurgica, articoli medicochirurgici divulgativi su stampa periodica a diffusione nazionale.
Si interessa in particolare di chirurgia oncologica nei tumori e malattie del colon e del retto, patologia di estrema attualità (30.000 nuovi casi l'anno in Italia, 30-50 nuovi casi l'anno per 1000.000 abitanti, 3a forma più comune di cancro) e delle possibili integrazioni con la prevenzione genetica (studio delle mutazione genetiche per la valutazione della predisposizione individuale); chirurgia nelle MICI (malattie infiammatorie croniche intestinali - M. di Crohn, RCU o rettocolite ulcerosa); chirurgia proctologica - riparazione chirurgica di fistole anali, rettali, intestinali, urinarie, genitali (iatrogene, radio-chemio-terapiche, traumatiche), chirurgia delle emorroidi, ragadi, cisti sacro-coccigee, ascessi ano-rettali; riparazioni complesse del pavimento pelvico per problematiche relative a prolassi multipli (genitale, urinario, rettale), a radioterapia, a politraumi; chirurgia della incontinenza fecale da cause traumatiche, oncologiche, da prolassi e da patologie dismetaboliche e funzionali.
Particolarmente attento ad una chirurgia "senza dolore": è stato presidente del VIII° Congresso SIUCP "Obiettivo Dolore Zero - Novità presidi e strategie nella terapia delle patologie pelvi-perineali" (11-12 dicembre 2014).

logo società italiana unitaria ccolonproctologia

UCP ROMA - PIO XI
Centro di eccellenza della sanità privata italiana

Centro di riferimento per la medicina e la chirurgia di Roma, la Casa di Cura Pio XI rappresenta una struttura di eccellenza della sanità privata italiana. In questo contesto è nata la UCP Pio XI, rappresentata da chirurghi esperti di colonproctologia che da anni si dedicano allo studio e al trattamento di svariate patologie in questo campo: patologia emorroidaria, ragade anale, stipsi, prolasso rettale, rettocele, sindrome da ostruita defecazione (SOD), ascessi, fistole perianali semplici e complesse, fistole retto-vaginali, incontinenza fecale, dissinergia addominopelvica, prolassi tricompartimentali degli organi pelvici (retto, utero-vagina, vescica), enterocele, peritoneocele, sigmoidocele, dolore pelvico cronico, coccigodinie, patologia neoplastica colo-rettale.

Endometriosi

Una patologia cronica e invalidante, che colpisce almeno 1 donna su 10 e che interessa la metà delle donne con difficoltà a concepire.

Eppure se ne parla molto poco. Le donne con diagnosi conclamata in Italia sono le giovani (il picco è tra le 25/35enni) e sono almeno 3 milioni. Ma l'endometriosi può comparire già al momento della prima mestruazione, con dolori fortissimi e quelle che lo stesso ministero della Salute definisce gravi ripercussioni psicologiche, tanto che questa patologia è inserita nei Lea (Livelli essenziali di assistenza) dando alle pazienti più gravi (se ne stimano circa 300mila) il diritto all'esenzione per alcune prestazioni specialistiche.


Intervista al Prof. Massimo Mongardini - Daniela Molina, il Salvagente n.74 - Aprile 2021

Il versante gastrointestinale della pelvi: patologia funzionale, flogistica e neoplastica anorettale

Dip. Scienze Radiologiche Policlinico Umberto 1° Università Sapienza

Razionale:
Il corso ha come obiettivo un aggiornamento sulle tecniche di studio RM più avanzate per lo studio del retto, del pavimento pelvico e del canale anale, ed una approfondita analisi delle principali patologie flogistiche, disfunzionali e neoplastiche del retto e del canale anale, con discussioni integrate clinico-radiologiche, anche su workstation. La collaborazione tra vari specialisti, in particolare chirurghi, radiologi e gastroenterologi, perfeziona il trattamento di molte patologie intestinali affinandone la precisa diagnosi e muovendosi per gradi nella terapia, pima meno invasiva o cosiddetta conservativa, solo poi più aggressiva o chirurgica. Lo spirito di questo congresso/corso di aggiornamento va in questa direzione e serve per meglio affinare la diagnostica radiologica in base alle necessità del clinico e del chirurgo.


Massimo Mongardini - "Trattamento chirurgico e riabilitativo", "Visualizzazione e discussione su workstation"

121° Congresso Nazionale Società Italiana di Chirurgia

Sessione: Proctologia; Patologia Traumatica del Perineo

Uno studio retrospettivo su 59 pazienti con lesioni perineali severe, operati nell’arco di 12 anni, ci ha consentito di valutare l’appropriata strategia chirurgica ed i risultati ottenuti nella gestione di queste patologie, spesso difficili da gestire ed altamente invalidanti. Si tratta di 21 uomini (36%) e 38 donne (64%) con età media di 49,8 anni. La causa prevalente (lesioni sfinteriali e retto-vaginali) è stata iatrogena. Presentiamo quindi le diverse tecniche chirurgiche per la riparazione e ricostruzione del perineo.

Relatore: Massimo Mongardini (massimo.mongardini@uniroma1.it)
Autori: Massimo Mongardini, Federico Maria Mongardini (f.mongardini@gmail.com), Menelaos Karpathiotakis (menelaos.karpathiotakis@uniroma1.it)

Staff Studio Medico Prof. Massimo MONGARDINI

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E' possibile prentotare una visita con il Prof. Massimo Mongardini a Roma al Policlinico Umberto I esclusivamente tramite CUP, oppure presso lo studio privato a Roma in zona Prati.

Contatti

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Sanificazione ambienti

Lo studio, dopo ogni visita, è sanificato con sistema a vapore saturo surriscaldato ad alta temperatura (180°C) che in combinazione con un sanificante permette di abbattere in pochi secondi la carica batterica, fungina e virale delle superfici e tessuti su cui viene applicato.